“Penso Parlo Posto”, ovvero la regola delle tre P, proprio così: pensare, parlare e postare in questo ordine. Non è come in matematica che cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. In questo caso cambia eccome! Troppo spesso infatti succede che qualcuno posta e parla e solo dopo, ma molto dopo pensa!  Le parole contano. E quando sono scritte nascondendosi dietro uno schermo di un tablet o di un smartphone senza neanche guardare negli occhi l’interlocutore, pesano ancora di più.

Ma “Penso Parlo Posto” è molto di più di uno slogan: è il titolo di un libro diventato poi il fulcro di un’attività strutturata, che ha visto il coinvolgimento delle classi prime B-C-D della secondaria di primo grado dell’I.C. Mazzini di Castelfidardo.

Nell’ambito della disciplina trasversale di Educazione civica, le classi, guidate dalle docenti Pierdominici Sara e Medici Cristina, sono state introdotte a riflettere sull’importanza di pensare i contenuti e il linguaggio che si usano quotidianamente dentro e fuori la realtà virtuale. Tutto è iniziato dalla lettura individuale del testo “Penso Parlo Posto – Breve guida alla comunicazione non ostile”” di Carlotta Cubeddu e Federico Taddia (Casa editrice Il Castoro, illustrazioni di Gud) che, partendo dal Manifesto della comunicazione non ostile dell’associazione Parole o Stili, ha condotto i giovani alla conclusione che la comunicazione può essere  o “buona” o “cattiva”: nel primo caso offre un ponte tra le persone, nel secondo caso discrimina ed emargina, tutto ciò in relazione alla capacità di ognuno di guardare e considerare sestesso e l’altro.

Gli alunni hanno dovuto estrapolare il messaggio insito in ogni precetto del Manifesto della comunicazione non ostile, servendosi di (S)Punti, domande, stori ee fumetti proposti dal libro; hanno dovuto scegliere, tra gli esempi reali che corredavano ogni precetto, quellopiù adatto ad esprimere il concetto “valoriale” estrapolato e l’hanno drammatizzato divisi in gruppi.

In una fase successiva poi ogni gruppo ha condiviso le proprie riflessioni in circletime, rispondendo alle domande o curiosità dei compagni anche in relazione agli (S)Punti.

Il percorso si è concluso il 1 giugno con l’incontro on line con l’autrice del libro, Carlotta Cubeddu, in cui i ragazzi sono stati coinvolti in prima persona in una conversazione divertente e mai scontata sulle tematiche più disparate.